Uno studio che arriva dal Regno Unito, conferma l’importanza di sottoporsi a questo esame a partire dai 40 anni. Le donne tra i 40 e i 50 che si sottopongono regolarmente ogni anno alla mammografia, riducono notevolmente il rischio di subire una mastectomia (asportazione parziale o totale della mammella) dopo una diagnosi di tumore al seno.
La ricerca è stata condotta presso il London Breast Institute del Pricess Grace Hospital di Londra, dal Dottor Nicholas Perry che con la sua équipe ha analizzato circa 1000 donne in 6 anni, a partire dal 2003. Il 73% non aveva mai fatto una mammografia. I dati hanno dimostrato che l’intervento è stato necessario nel 19 per cento delle donne che si erano sottoposte all’esame l’anno precedente, contro il 45 per cento di quelle che non l’avevano fatto.
La mammografia è in gradi di individuare tumori di pochi millimetri, quando ancora non hanno invaso i tessuti e che posso essere curati evitando interventi. Uno dei segnali di malattia che questo esame può rilevare, prima che si sviluppi, è la presenza di piccole calcificazioni sulle mammelle.
Lo screening mammografico è consigliabile alle donne tra i 50 e 70 anni, perchè in questa fascia di età l’esame è più efficace, anche se sembra che si possa ampliare dai 45 ai 75 anni.
La prima mammografia invece dovrebbe essere eseguita a 40 anni e ripetuta ogni 12/18 mesi, fino ai 50 anni. Dop,o è sufficiente un controllo biennale, fatta eccezione se in menopausa si segue una terapia ormonale sostitutiva, per cui è necessario un controllo annuale.
Per le donne che hanno meno di 40 anni è invece consigliata l’ecografia che visualizza meglio la componente fibroghiandolare, predominante nella mammella giovane. Può anche integrare la mammografia nelle donne ultracinquantenni che hanno per costituzione un seno ancora molto denso.
Se in famiglia si sono verificati casi di carcinoma mammario è opportuno iniziare dei controlli dal senologo anche in età inferiore ai 40 anni.
L’autopalpazione va fatta ogni mese dopo il mestruo
E’ importante verificare allo specchio che non vi siano differenze di forma tra i due seni e alterazioni della pelle. Poi, da sdraiate, vanno palpate le mammelle in senso orario, premendo i capezzoli tra le dita, per verificare che non vi siano secrezioni.