Il dato è allarmante, il 44 per cento dei ragazzi beve troppo durante le uscite serali e l’età del primo bicchiere diminuisce di continuo. Si sta diffondendo la nuova moda del “binge drinking”, cioè bere in modo compulsivo sino a stordirsi.
Arriva invece dall‘Inghilterra l’ultima folle e assurda mania: si chiama “eyeballing” e consiste nell’iniettarsi negli occhi delle gocce di vodka che passando facilmente attraverso le mucose, entrano direttamente nel sangue, causando uno stordimento immediato. Nonostante questa pratica provochi dolore e bruciore agli occhi, oltre a effetti devastanti nel tempo, sembra che si stia diffondendo tra i giovanissimi inglesi a ritmo preoccupante.
In Italia, 1 giovane su 3, ha già un tasso alcolico superiore a quello consentito quando entra in discoteca. 7 giovani su 10 di età compresa tra i 13 e i 24 anni sono consumatori occasionali di bevande alcoliche. Dato ancora più allarmante è il fatto che un ragazzino su dieci, tra i 13 e i 15 anni, dichiara di far uso abituale di alcol. Il primo contatto con un bicchiere di vino o una birra avviene generalmente a un’età attorno ai 14 anni, mentre il primo superalcolico viene ingerito verso i 16 anni.
Gli Alcolisti Anonimi denunciano l’abbassarsi drastico dell’età di chi si rivolge a loro per un percorso di riabilitazione. Uscire dall’alcol è un’impresa difficile e faticosa. La prima regola da seguire è quella di evitare ambienti dove si può cadere in tentazione e per un ragazzo giovane, abbandonare le proprie abitudini e gli amici rappresenta uno sforzo enorme. Letizia, responsabile di Alcolisti Anonimi ci spiega che spesso la decisione di chiedere aiuto da parte di giovanissimi, arriva spontaneamente e in modo autonomo, a volte viene presa anche all’insaputa dei genitori.
Nonostante in Italia la legge sia molto chiara e rigorosa, fissando a 16 anni il limite minimo di età per il consumo di alcolici, e nonostante da luglio 201o il codice della strada sia stato modificato introducendo il “tasso zero” per i neo patentati dai 18 ai 21 anni, questi provvedimenti sembrano comunque essere un debole deterrente per i giovanissimi. Lo dimostrano infatti i dati sugli incidenti del sabato sera e complici di questo allarmante fenomeno sono i locali: a Crema, una ragazza quindicenne ha rischiato di entrare in coma etilico, con il 3 per mille di alcol nel sangue. Aveva approfittato di un’offerta irresistibile, 30 chupitos a un euro cadauno, diventando vittima del “binge drinking” !